Gli standard WiFi evolvono a un ritmo costante, circa ogni 4 anni, e i loro nomi sono diventati molto più semplici. Sono finiti i tempi delle denominazioni tecniche come 802.11n, 802.11ac o 802.11ax; oggi si parla di WiFi 5, WiFi 6 e WiFi 7. Questa semplificazione ha reso la tecnologia più accessibile e ha trasformato il WiFi in un vero e proprio argomento di marketing per produttori e operatori.
Ma al di là degli annunci spettacolari, come orientarsi e soprattutto quale standard WiFi scegliere per la propria azienda? La scelta non si limita alla novità. Si tratta di trovare un equilibrio tra esigenze, budget e maturità della tecnologia.
WiFi 7: Velocità incredibili e innovazioni rivoluzionarie
WiFi 7 (o 802.11be) è al centro dell’attenzione con promesse di velocità teoriche che possono raggiungere fino a 46 Gbps in condizioni ideali. Questo nuovo standard, che ha iniziato ad equipaggiare i primi prodotti consumer e professionali nel 2023, rappresenta un passo avanti significativo.
Le sue principali innovazioni sono:
- L’estensione della banda a 6 GHz: il WiFi 6E ha aperto la strada e il WiFi 7 la consolida. Questa banda, poco congestionata dai dispositivi più vecchi, è una vera autostrada per i dati.
- Multi-Link Operation (MLO): Una funzione rivoluzionaria. Invece di utilizzare una sola banda di frequenza (2,4 GHz, 5 GHz o 6 GHz), un dispositivo compatibile può connettersi contemporaneamente a più bande. Questo aumenta la capacità combinando i canali e rende la connessione più affidabile passando istantaneamente alla banda migliore.
- Modulazione 4096-QAM: Aumenta la densità dei dati trasportati da un segnale. In parole semplici, ogni segnale può contenere più informazioni, con conseguente maggiore velocità.
- Canali da 320 MHz: È come ampliare la “larghezza della strada” per i dati. Raddoppiando l’ampiezza dei canali rispetto al WiFi 6, può transitare un volume molto maggiore di informazioni.
Il WiFi 7 è la soluzione per le applicazioni più esigenti: realtà virtuale/aumentata, streaming 8K, videoconferenze in ultra alta definizione e trasferimenti massicci di file.
La scelta strategica: Conviene passare subito al WiFi 7?
L’entusiasmo per le novità è comprensibile, ma per un’azienda la decisione di rinnovare l’infrastruttura deve basarsi su un’analisi più approfondita.
1. Funzionalità e livello di servizio
WiFi 6 (o 802.11ax), attualmente ampiamente distribuito, offre già capacità e prestazioni eccezionali. È progettato per gestire un gran numero di dispositivi connessi simultaneamente in ambienti densi. Grazie a tecnologie come OFDMA e MU-MIMO, il WiFi 6 gestisce il traffico in modo estremamente efficiente, un vantaggio cruciale in uffici o residenze universitarie.
Oggi il WiFi 6 copre il 99,9% delle esigenze aziendali. È importante ricordare che una rete è performante solo se tutti i componenti sono aggiornati, inclusi i terminali. Tuttavia, nel 2025 solo una piccola parte di smartphone, computer e tablet sarà compatibile con WiFi 6E o WiFi 7.
2. Budget e sostenibilità
Per molte aziende, il costo di un’infrastruttura completa WiFi 7 può rappresentare un ostacolo importante. Le apparecchiature nuove sono costose e si svalutano rapidamente. Qui entra in gioco un approccio basato sull’economia circolare.
Scegliere attrezzature professionali ricondizionate, come access point WiFi 6 o anche WiFi 5, può essere una soluzione efficace ed economica. Le prestazioni di una rete dipendono meno dallo standard e più dall’esperienza nella progettazione, installazione e supervisione. Con una configurazione ottimizzata e una manutenzione rigorosa, una rete WiFi 6 può superare una rete WiFi 7 mal configurata.
Questo approccio non solo riduce i costi di implementazione, ma adotta anche una strategia digitale responsabile prolungando la vita utile delle apparecchiature.
3. I tempi di maturità di uno standard
Non bisogna mai sottovalutare il tempo necessario affinché un nuovo standard diventi predominante. I numeri parlano chiaro. All’inizio del 2025, in un insieme di residenze studentesche che gestiamo con WiFi 6, la ripartizione delle sessioni per standard era:
- WiFi 6: 55%
- WiFi 5: 27%
- WiFi 4: 18%
Ciò significa che quasi un quinto dei dispositivi supporta solo WiFi 4, uno standard risalente al 2009! Questo divario dimostra che occorrono diversi anni prima che la maggior parte dei terminali in circolazione sia compatibile con gli standard più recenti. Investire massicciamente nel WiFi 7 è quindi controproducente se la maggior parte degli utenti non può beneficiarne.
Tabella comparativa degli standard WiFi
Standard | Denominazione tecnica | Velocità massima teorica | Bande di frequenza | Punti di forza | Casi d’uso tipici |
---|---|---|---|---|---|
WiFi 5 | 802.11ac | fino a 6,9 Gbps | 5 GHz | Veloce e stabile per i consumatori | Streaming HD, uso domestico |
WiFi 6 | 802.11ax | fino a 9,6 Gbps | 2,4 GHz, 5 GHz | Efficienza in ambienti densi, bassa latenza | Ambienti densi (uffici, scuole) |
WiFi 6E | 802.11ax | fino a 10,5 Gbps | 2,4 GHz, 5 GHz, 6 GHz | Aggiunta della banda a 6 GHz, meno interferenze | Uso professionale e consumer esigente |
WiFi 7 | 802.11be | fino a 46 Gbps | 2,4 GHz, 5 GHz, 6 GHz | Velocità massicce, maggiore affidabilità (MLO) | Applicazioni molto esigenti (VR, IA, cloud computing) |
Conclusione
Scegliere lo standard WiFi giusto non significa semplicemente optare per il più recente. Si tratta di comprendere i propri bisogni reali e trovare l’equilibrio tra prestazioni, budget e sostenibilità. Per la maggior parte delle aziende, WiFi 6 rimane la soluzione più pertinente ed efficace, grazie al suo rapporto qualità-prezzo e all’ampia compatibilità.
Il valore di un fornitore professionale di WiFi risiede soprattutto nella capacità di analizzare il vostro ambiente, consigliare la soluzione più adatta e garantire un’installazione e una manutenzione di qualità, indipendentemente dallo standard scelto. Prima di pensare a un rinnovo dell’hardware, verificate che i problemi della rete non derivino da una cattiva configurazione.
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